Si dice che questo frutto sia stato portato in Europa da Cristoforo Colombo una volta tornato dalle Americhe. Altri sostengono che invece sia giunto in Sicilia, a Mazara del Vallo, nell’827 grazie ai Saraceni. Una leggenda racconta persino che sia stato in origine velenoso, e portato in Sicilia dagli arabi per uccidere i siciliani. Secondo la storia, sarebbe stato Dio, che aveva a cuore questo popolo, a rendere questo frutto dolcissimo e squisito.
Qualunque sia la verità, che il ficodindia sia oggi uno dei simboli più indiscussi di questa isola nel cuore del Mediterraneo è oramai assodato. E questo perché questa pianta, così resistente alla siccità e all’aridità dei terreni, ha trovato proprio qui le condizioni migliori grazie alle quali prosperare.
Il ficodindia, frutto simbolo per eccellenza della Sicilia
Non c’è parte della Sicilia che non sia connessa al ficodindia, non c’è ficodindia che non sia connesso alla Sicilia
Le pale di questa pianta e i suoi frutti colorati invadono i cigli delle strade di campagna e i terreni di tutta l’isola, tanto da essere diventati a tutti gli effetti un elemento distintivo e imprescindibile delle terre siciliane. In particolare, è ai piedi dell’Etna che cresce il ficodindia 3moretti, un concentrato di proprietà benefiche e bontà.
Pensa che un tempo, grazie ai suoi principi nutritivi, il ficodindia veniva offerto ai contadini a colazione prima di iniziare a lavorare oppure come spuntino, e veniva persino dato loro nel periodo della vendemmia affinché potesse saziarli e ridurre così i furti d’uva dalle viti durante la raccolta. Persino gli antichi Aztechi si dice fossero già a conoscenza delle sue proprietà.
Fa male se lo tocchi, fa bene se lo mangi
Questo frutto, dall’aspetto così vivace, è anche uno dei più difficili da cogliere per via delle sue appuntite spine. Una volta preso per il verso giusto, però, saprà farsi apprezzare con il suo sapore dolce, fresco e golosissimo.
Come tutti i frutti di Sicilia, anche il ficodindia dell’Etna 3moretti si distingue da tutti gli altri per la sua dolcezza. Rosso, arancione, giallo o violaceo, qualunque sia il suo colore saprà sempre deliziarti con la sua polpa succulenta e carnosa allo stesso tempo. E come se non bastasse, alla sua bontà unisce anche una carrellata di benefici per la salute.
Aiuta a controllare il peso
Il ficodindia è ricco di fibre e di principi attivi che aiutano a perdere peso. Merito è anche delle mucillagini, sostanze naturali capaci di trattenere l’acqua e di dare un senso di sazietà tale da ridurre l’appetito. D’altra parte, poi, le poche calorie e i pochi carboidrati lo rendono un frutto perfetto per una dieta ipocalorica. Infine, fibre e semi possiedono anche proprietà lassative.
Potenzia il sistema immunitario
I fichidindia sono ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti che aiutano il nostro organismo a combattere i radicali liberi e a mantenerci in salute. A questo proposito, infatti, questo frutto è anche molto utile per ridurre i livelli di colesterolo e di zucchero nel sangue. Oltre a proteggere il nostro organismo, il ficodindia si prende cura anche del nostro stomaco, esercitando un effetto positivo sulla mucosa gastrica e riducendo il rischio di infiammazioni.
Rende la pelle più bella
I semi del ficodindia sono ricchi di vitamina E e K oltre a molti acidi grassi che fungono da nutrienti e idratanti per la nostra pelle. Grazie a queste proprietà, molti prodotti di bellezza, soprattutto, antiage possiedono tra i loro ingredienti proprio questi semi. L’olio estratto dai semi ha inoltre la capacità di combattere gonfiori e irritazioni della pelle dovute a punture d’insetti, graffi o infiammazioni. Infine, in caso di ferite e tagli, è anche in grado di riparare con il tempo la pelle danneggiata.
Potrai trovare questo straordinario frutto — così buono e salutare — da agosto fino a ottobre. Questo grazie alla “scozzolatura”, una pratica che consiste nel rimuovere le prime fioriture per stimolare un’ulteriore fioritura, più abbondante e rigogliosa, così da avere a inizio autunno frutti più pregiati
Spesso il ficodindia viene evitato per la difficoltà che si può incontrare nell’atto di sbucciarlo.
In realtà pulire i fichidindia è molto semplice. Ciò che dovrai fare è sciacquarli con acqua fredda e metterli in una ciotola in ammollo per circa un’ora così da eliminare le spine più grandi.
Dopodiché, per togliere la buccia ti basterà infilzare una forchetta al centro del frutto, fare un taglio sulla buccia da un’estremità all’altra senza intaccare la polpa, tagliare completamente le estremità e rotolare, con l’aiuto delle posate, il frutto fino a separarlo del tutto dalla sua buccia. L’alternativa è comprare i fichidindia 3moretti già spazzolati, privi di spine e pronti da gustare. Trovi qui il calendario delle disponibilità.