Un alleato per il benessere
Forse saprai che la parte bianca degli agrumi, quello strato leggermente spugnoso che si trova sotto la buccia, viene scartata per il suo sapore amaro. Quando si preparano dolci e marmellate, ma anche liquori come il famoso limoncello, ad esempio, si consiglia sempre di evitare di grattugiare questa parte insieme alla scorza perché conferirebbe un retrogusto amarognolo compromettendo il risultato finale.
Quello che forse non sai, invece, è che l’albedo, il cui nome deriva dal termine latino “albus”, ovvero bianco, è invece uno “scarto” che è ricco di proprietà. In questa parte che si trova negli agrumi, tra la polpa e la buccia, è racchiuso un vero e proprio concentrato di benessere per l’organismo.
Insomma, da oggi, quando mangi un’arancia, ricordati di non togliere del tutto l’albedo.
Potrai gustare la polpa, riutilizzare le bucce e anche l’albedo delle arance 3moretti.
Albedo, una “sorpresa” che ha tante proprietà benefiche
L’albedo, la parte bianca presente all’interno degli agrumi, è ricca di fibre e di antiossidanti.
Infatti, qui, in questo sottile strato spugnoso, è presente la pectina, una fibra solubile che aiuta a mantenere in salute il nostro intestino, ma che viene utilizzata anche come addensante naturale in cucina.
La pectina contribuisce anche ad aumentare il senso di sazietà per cui può essere un rimedio naturale quando si segue una dieta dimagrante e, inoltre, aiuta a tenere sotto controllo la glicemia ed il colesterolo.
Questa preziosa parte bianca tra la polpa e la buccia è anche ricca di bioflavonoidi, molecole che svolgono una funzione antiossidante e che contribuiscono alla salute dei vene e capillari. I bioflavonoidi sono utili anche per contrastare l’invecchiamento cellulare.
Sai che anche le pere sono ricche di flavonoidi?
I bioflavonoidi presenti nella parte bianca aiutano ad assorbire la vitamina C presente nella polpa dell’agrume (100gr. di arancia forniscono 49mg di Vitamina C – fonte www.crea.gov.it)
L’albedo, grazie a queste caratteristiche ed alle sue proprietà balsamiche, è ideale anche per prevenire e combattere le infezioni delle vie respiratorie, come influenze e bronchiti.
La prossima volta che sbuccerai le arance 3moretti, ricordati di lasciare un po’ di albedo, il tuo organismo ti ringrazierà.
Il nome albedo, da dove deriva
Oltre alle sue proprietà, l’albedo sorprende anche per il suo nome particolare.
Infatti, nell’Ottocento il termine “albedo” veniva utilizzato per descrivere la frazione di luce riflessa da un corpo celeste.
È solo negli anni ’60 che questo termine rubato alla fisica viene impiegato in botanica per indicare questa parte bianca considerata spesso uno scarto, ma ricca di proprietà.